UNA PIETRA MILIARE AL CAPITOLO

SICUREZZA

Un marchio solido dietro ad una tecnologia unica nel suo genere

La tecnologia per il bloccaggio autostrigente, conosciuta a livello mondiale, ha un nome. La riconoscibilità ci consente di creare trasparenza sul mercato delle teste di serraggio e dei freni lineari. In questo contesto, SiForce Technology non è soltanto sinonimo di sicurezza, ma, al contempo, anche del principio del serraggio autostringente, conosciuto anche come “Self Intensifying Force”.

Una pietra miliare al capitolo sicurezza per l’uomo e la macchina

Il campo d’impiego principale del bloccaggio autostringente, conosciuto in tutto il mondo per l’assoluta sicurezza offerta a macchinari e, soprattutto, alle persone, è il fissaggio saldo di forze assiali e carichi enormi. Oltre ad una totale resistenza contro i guasti, la priorità assoluta riguarda anche la qualità, assieme alla conseguente longevità delle teste di serraggio.

I vantaggi in un colpo d’occhio

Non è possibile il rilascio sotto carico, per la massima sicurezza contro il rilascio accidentale.
Finché il sistema di serraggio chiuso non viene sottoposto a carico (stato di sicurezza), è sufficiente pressurizzare per sganciare (non è ecessario sollevare il carico).
Lo sgancio della testa di serraggio sottoposta a carico (per es. dopo arresto di emergenza) è soltanto possibile, se il arico è stato rimosso Dalla stessa. Questo garantisce automaticamente il passaggio sicuro del carico ad un altro istema (per es. azionamento). Per scaricare è sufficiente semplicemente sollevare il carico e non è necessario esercitare ulteriori forze (nessuna corsa di svincolo).
Rilascio automatico lento in caso di utilizzo su un cilindro.
Anche con il serraggio bloccato, è sempre possibile spostare il carico verso l’alto, per es., per liberare una persona incastrata.
Il sistema di serraggio viene messo sotto carico solo se davvero necessario.
Il risultato è una lunga durata (valori B10D fino a 6 milioni).
Fattore di sicurezza >2 incluso.
I carichi fino a 220 kN possono essere bloccati anche con sistemi pneumatici.

Lunga durata

Nelle unità di serraggio sprovviste di SiForce Technology, la forza di chiusura viene generata da molle centrali a diaframma o molle a spirale che spingono il sistema di serraggio sullo stelo di serraggio. La forza esercitata è costante e dipende esclusivamente dalle molle. Ad ogni inserimento del serraggio viene, pertanto, esercitata la forza di posizionamento massima e, in pari misura, l’usura è massima.

La tecnologia SiForce per bloccaggio autostringente prevede anche l’impiego di molle; in questo caso, le molle sono dotate di una forza di gran lunga inferiore alla forza di posizionamento e hanno esclusivamente la funzione di portare il sistema di bloccaggio nella posizione corretta. Non esercitano, quindi, in nessun modo alcuna forza di posizionamento. Questa oluzione consente di caricare il sistema di bloccaggio minimamente nelle semplici operazioni di fissaggio e soltanto con la forza peso, in caso di rilevamento di un carico. Ne consegue, che le teste di serraggio con SiForce Technology hanno una vita utile di molto superiore ai bloccaggi azionati a molla e sprovvisti di questa tecnologia.

Struttura compatta

La possibilità di fare a meno di ampi pacchetti di molle consente alle teste di serraggio con SiForce Technology di mantenere dimensioni molto contenute. Un esempio: per assicurare un carico di 6 tonnellate, con un fattore di sicurezza >2, un’unità normale con azionamento a molle, senza SiForce Technology, deve avere un diametro di circa 220 mm con una lunghezza di ca. 315 mm. A titolo di confronto, la testa di serraggio SiForce (come il dispositivo anticaduta KR 56) è nettamente più piccola: diametro di soli 140 mm e una lunghezza di 262 mm!

Forte come un toro, anche nella versione pneumatica

Per aprire e mantenere aperto un freno lineare con azionamento a molla, sprovvisto di SiForce Technology, è necessario superare ogni volta tutta la forza delle molle; questo principio di funzionamento con azionamento pneumatico costringe, pertanto, ad adottare forze di azionamento relativamente contenute.

Con la SiForce Technology è necessario esercitare una pressione di rilascio pari soltanto al peso ridotto del sistema di serraggio conico o a cuneo, oltre alla forza delle molle che tengono in posizione il sistema. Questa soluzione consente ai dispositivi anticaduta SITEMA con tecnologia SiForce di assicurare carichi fino a 22 tonnellate con la sola forza pneumatica.

Fattore di sicurezza

Per le nostre teste di serraggio SITEMA omologate con SiForce Technology (dispositivi anticaduta e freni di sicurezza) è previsto un carico ammissibile. L’omologazione DGUV prescrive, in tal senso, una forza di tenuta minima del fattore 2. In altre parole, il dispositivo deve essere in grado di resistere anche al doppio del carico nominale.

Gli standard interni a SITEMA richiedono, addirittura, un fattore di sicurezza ancora più elevato. Ne risulta, pertanto, che un dispositivo anticaduta SITEMA KR 40 o KRP 40, con Si Force Technology e una capacità di carico nominale di 3,3 t, abbia una forza di tenuta superiore alle 10 tonnellate!

Soccorso di persone

Così come avviene per molti macchinari, in cui sono installati freni lineari, molte unità di serraggio adottano la pressione idraulica o pneumatica per mantenere l’apertura. In presenza di una caduta di pressione nel sistema, il serraggio si chiude. Se ciò avviene in virtù di un malfunzionamento, nelle unità di serraggio con azionamento a molla e sprovviste di SiForce Technology, il carico precipitato può essere movimentato solo contro la forza di tenuta totale dell’unità, il che spesso è impossibile.

Nelle teste di serraggio con SiForce Technology, invece, l’asse può essere movimentato sempre in direzione opposta al carico, anche in assenza di pressione (stato di chiusura). In questo modo, è possibile liberare una persona incastrata in maniera più veloce e facile, potendone anche salvare la vita.

Modalità di funzionamento

La forza di un sistema di bloccaggio autostringente non deriva dalle molle, ma dall’energia del carico in discesa che deve essere frenato; mentre nelle applicazioni orizzontali si sfrutta la forza motrice da smorzare. La testa di serraggio SiForce viene mantenuta aperta da pressione idraulica o pneumatica, mentre per la chiusura viene depressurizzata.
Durante il fissaggio di un carico in funzionamento normale, il carico viene fermato dall’azionamento del macchinario e bloccato dalla testa di serraggio.
Il sistema di bloccaggio si appoggia, a tal fine, in un primo momento solo allo stelo, senza accumulare forza di tenuta. Il carico è comunque già fissato, il che viene indicato dalla testa di serraggio con un apposito segnale. Il bloccaggio può poi essere rimosso con una semplice pressurizzazione.

Forza di tenuta superiore.

In caso di malfunzionamento del freno del macchinario o dell’azionamento, ovvero, quando il carico cade, nonostante sia fissato e assicurato, il sistema di serraggio si contrae e accumula un’elevata forza di tenuta autostringente. In questo caso vale: quanto maggiore è la forza assiale, tanto più saldo sarà il serraggio e più elevata la forza di tenuta.

Protezione da guasti assoluta

Mentre un freno lineare con azionamento a molla senza SiForce Technology può sempre essere aperto sotto carico, a causa di un malfunzionamento o un uso scorretto, nei dispositivi con SiForce Technology è prima necessario garantire il passaggio del carico ad un altro dispositivo. Il serraggio deve, pertanto, essere depressurizzato solo (e soltanto!) dopo aver assicurato il carico in altro modo, prima di procedere all’apertura del serraggio. Di giusta regola, il serraggio può essere depressurizzato, ovvero sollevare il carico, quando è stato predisposto un altro dispositivo che prenda in consegna il carico, come l’azionamento aggiustato del macchinario.La SiForce Technology garantisce, pertanto, in automatico, che è sicuro rilasciare il serraggio, poiché il carico deve prima essere stato fissato in altro modo. Ben da sapere: se la testa di serraggio con SiForce Technology ha “solo” assicurato il carico, ma non ancora effettuato il passaggio, è possibile aprirla con una semplice pressurizzazione, proprio come un freno lineare ad azionamento a molla.

Nessuno “svincolo” necessario

Nel nostro settore si sente spesso la diceria, secondo cui i sistemi di serraggio autostringenti debbano essere “svincolati”, il che rappresenterebbe un aspetto negativo. Tuttavia, questa affermazione non è corretta. Non esiste alcuna necessità di “svincolare”, tanto meno, dal punto di vista di un’analisi di sicurezza, si può intendere una protezione contro la caduta accidentale come uno svantaggio.